Richiama silente l’onda pacata
che poggia le reni dove infanzia visse
tra colori frastornanti e pelle, e sabbia.
Giunge tra queste nubi la melodia
partorita da visioni adolescenti
che mescolano corse e grida.
L’animo allora si batte e fremente
anela all’abisso d’un panorama
che s’affaccia recondito tra gli angoli
che compongono le musiche quotidiane
e scavando senza graffiare e senza unghie
rivela la natura timida e genuina
d’un cuore appassito dalla realtà
Ed appena focalizzato il desio e il ritorno
spezza il torace grigio e si tuffa
dove il finto saggio consueto
incontra finalmente l’infante imbranato.
Raffaele di Ianni
6 agosto 2014
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