Il tuo ritorno è mare,
una quadriga di inchini alla battigia sformata dai venti.
Sotto le pance candide dei gabbiani,
corre un piumaggio di brezza.
Ti merito perchè ho la pazienza della sabbia,
ti raccolgo offrendoti il petto
e rabbrividisco ombrosa al tuo largo
fino a quando mi riempirai ancora.
15 marzo 2011
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