Maria Pia
S’addormentò coperta di poesia
ai piedi d'un acero rosso,
distesa su un lenzuolo di crisantemi,
abbracciata al suo cielo nero…
Lei credeva fosse amore
‐Erano fasci di spine‐
L'ho vista bambina disegnare cuori sui banchi di scuola,
col rossetto al lampone imbrattare di baci
pagine d'un diario mai finito...
Parlava di vorrei, di tanti poi
d'un principe azzurro
d'un letto sull'arcobaleno…
‐Piccola principessa
senza re e senza regno
prigioniera dei sogni suoi‐
L'ho vista poi fiorire bella
come le rose d'autunno.
‐dentro lo zaino ali di chimere
e negli occhi le speranze
d'un roseo futuro‐
L'ho poi veduta innamorata.
‐piccola pansè dai rovi di gelso soffocata, stordita dai profumi
del biancospino‐
Disegnava cuori
sui muretti della città,
nel mentre quel miraggio d'amore le conficcava lame
sulla pelle e sul cuore…
L'ho vista poi annaffiare con lacrime di paura la sua verde pianta del dolore…
di rosso e di odio sporcata
da quel che fu malato amore.
Oggi ferma nel tempo che la vide bella,
la guardo come un sole
sulla terra,
immortalata sorridente
su una fredda lastra di marmo.
‐dentro la cornice,
il sogno svanito d'un pettirosso