Memorie di un tempo
"Memorie di un tempo"
‐ With the heart in meditation ‐
©Alessio Carlini 18 maggio 2025
Ricordo giorni sfumati nel vento,
quando dubitavo che il mondo mi appartenesse.
Ora il suono è mutato,
come un’eco di un canto sepolto,
eppure, nella luce che cresce,
permane l’ombra di un dolore silente.
E questo mi inquieta,
la speranza ha un volto severo.
Cosa restiamo, se divisi?
Siamo nodi dello stesso filo,
destinati a intrecciarsi ancora.
Mi sembra che l’alba arriverà presto,
mi strapperà da questo sogno irrequieto
e riconoscerò mia sorella...
mio fratello;
ci abbracceremo senza parole.
Ti rammenti quei giorni?
Li vedi brillare nei riflessi del tempo?
Mi ricordi che tutto è vero
le stagioni si ripetono,
ma oggi sento il peso di ogni scelta
mentre le maree riscrivono il destino
ed io mi fondo nel tessuto infinito.
E questo mi inquieta,
la speranza ha un volto severo.
Ma cosa restiamo, se divisi?
Siamo nodi dello stesso filo,
destinati a intrecciarsi ancora.
Mi sembra che l’alba arriverà presto,
mi strapperà da questo sogno irrequieto
e riconoscerò mia sorella...
mio fratello.
Ci riconosceremo,
ci abbracceremo senza parole.
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Questo Canto è fertile di simboli che amplificano la sua profondità emotiva e il suo significato universale.
"Il vento e l’eco di un canto sepolto" → Simboleggiano la memoria e la nostalgia. Il vento porta via i giorni passati, mentre il canto dimenticato rappresenta le esperienze che hanno lasciato un segno, ma rischiano di svanire nel tempo.
"La luce che cresce e l’ombra del dolore" → Il dualismo tra speranza e sofferenza. La luce è il cambiamento, il miglioramento, ma la sua avanzata porta con sé il peso delle emozioni e delle cicatrici del passato.
"Il filo intrecciato" → Simbolo centrale della connessione umana. Le nostre vite sono legate da fili invisibili, intrecciati dalle esperienze condivise, dalle relazioni e dal destino.
"L’arazzo infinito" → Rappresenta il tessuto della vita e della storia, in cui ognuno di noi ha un ruolo. È una metafora del ciclo continuo dell’esistenza e della responsabilità di ogni scelta.
"L’alba che nasce" → Simbolo del risveglio, del rinnovamento e della speranza. Indica la possibilità di superare le ombre del passato e di ricominciare con una nuova consapevolezza.
"Lo specchio del tempo" → Il passato che si riflette nel presente, mettendo in luce l’evoluzione del protagonista e la sua capacità di accettare e comprendere la propria storia.
"L’abbraccio senza parole" → Espressione del perdono e della riconciliazione. Non servono parole quando l’intesa e la fratellanza si riconoscono nel silenzio.
Questi simboli si intrecciano per raccontare la complessità dell’animo umano: il bisogno di appartenenza, il timore del futuro e la speranza che, nonostante tutto, ci sia sempre un nuovo inizio.