Mentre mi piacevi non ti ho scritto niente
Che problemi tra voce e gesti,
quelle mattine non so che ebbi.
Avessi le labbra spente
o soltanto te in mente,
ad averti accanto, su quello
non ci dedicai con mano
un bel niente.
Solo arrossivo troppo,
solo a vederti in volto,
leccavo il mio dente rotto,
pensavo un po' alla cicatrice,
che era finalmente settembre
e se tu eri, quell'angelo sfuggente.
Ma intento in qell'intanto,
nient'altro se non starti accanto
volevo quel mese strano.
Proprio ingenuo non ti chiedevo,
ancora non pensavo e non sapevo;
non come adesso
che lo so, ho capito più o meno,
di te ho avuto solo il peggio, che spreco...
Ed ora pure gennaio è un mese strano,
mi sfogo e per poco non piango.
E per questo non la smetto,
continuo a scrivere di te senza freno.
Ma tranquillo/a,
che so, tanto mai ti scriverò
e neanche più, mai ti parlerò.
Ho solo da non bloccare qui il mio tempo,
cambiare profilo e ritrovare un sorriso.
Che ho sempre voluto avere, un bel viso come il tuo,
quanto era sorridente,
e a qualche mio amico potrò dire finalmente:
"Ei visto, sono davvero felice,
è guarito il dente".
Hai visto...