Mi ricordi me
Mi ricordi me, nei giorni lontani,
quando volevo vedere piangere
non chiunque, ma mio padre,
per scherzo, per gioco,
per sentire che anche lui
poteva sciogliersi un po’.
E non guardavo chi mi seguiva,
se trovavo il sorriso
in qualcuno che mi portava
in un posto bello,
con luci nuove
e giochi leggeri.
Ma tu, tu hai tutto:
la vita che scorre,
il vento che sa dove andare,
le parole che cadono dritte
come pioggia gentile
sulla pelle di chi ascolta.
Hai il dire giusto, hai l’equilibrio,
e nemmeno un organo rotto,
nemmeno un angolo spento.
Tu sei intera. Io ero distante.