Mia libagione oscura
d'oro, d'acqua e di perle
nel buio ti splendon la pelle
ed i seni invitanti
come marmorei calici
da dove il tuo vino sorseggio
sentendomi ebbro
nel brindarti nuda.
Vita c'è in te
a me trasmessa
dai tuoi occhi d'ancella
e dal ventre
dove vita rinasce
di carne, di sangue
e di vino
a delineare
due tratti somatici
in uno.
Vortice buono
come mosto inebriante
è questo uragano
che i tuoi fianchi scatenano
e che cingo
tra le braccia nel buio
ricambiandoti il sangue,
la carne ed il vino.
14 febbraio 2012
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