Strano questo millennio nel suo inizio,
figlio di un vecchio poco saggio che
si circonda delle peggiori disgrazie quasi
fossero belle dame da portare a un happy‐hour per un veloce aperitivo
e poi aspettare l’eclisse della città
oscurata e con occhi sopiti guardare
la metro che ingoia l’alba dell’ingordigia.
4 novembre 2010
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Quando leggo alcune poesie la tristezza mi assale per lo spreco di Infiniti che limitano il finito di chi ha ben poco da dire.