Un muro incarcera
le illusioni strangolate.
Nessun motivetto di fiducia
arieggia tra queste cinta.
Lacrime amare
incidono il metallo
del mio telaio.
Nessuno le può asciugare,
luce non vedono mai,
perchè con la vita
troverebbero orrore.
Sono nate morte
come tanti, piccoli, infiniti aborti.
Sono misere lune
che osservano,
rifugiate nell'ombra,
i raggi del sole.
17 gennaio 2012
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