Nascosta in un angolo di tangram
calcolavi i giorni dalla febbre aspettando
fatti notevoli, fatali chiarimenti.
Ed io, che intanto disperavo in quelle attese
tese e sconclusionate da un tappeto volante
ricontavo frasi e parole all’indietro con qualche
smorfia d’eccesso per ogni gesto fuori posto
e confuso nei compromessi del non detto,
d’uno sguardo, del sesso,
del pressappoco.
6 settembre 2012
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