Nei deserti del silenzio
Ti ho rivisto nei deserti del silenzio
tra migliaia di parole sospese
nel battito leggero
di un’emozione inattesa
sorretta da respiri trattenuti
custoditi per voi, che ogni anno aspettavo
seduta sulla panchina di una stazione importante.
E lì, tra le luci tremanti, attendeva con me.
Mezzanotte vestiva i binari di sogni.
Nel fremito lieve di un treno lontano
ritrovavo il tuo abbraccio, il tuo sorriso
unici e luminosi, come stelle pazienti
che indossavano la creatività, fissando il tempo
immortalando quell’istante, unico e vero
nella pienezza, di nonni ritornati.