La nostra estate era di maioliche blu, di gabbie di piume e canto:
l'edera sanava le crepe sui muri, settembre esiliava oltre la merlatura rugginosa delle terrazze.
Se c'è un ricordo di acciaio è la tua mano tremante contro il bicchiere:
la mia le andava incontro come un passante pietoso
ed insieme attraversavamo il dolore senza vergogna.
23 febbraio 2011
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Il mio cuore è il posto più lontano in cui sono stata.