Notte che accarezzi il corpo suo,
oscuro amante,
vorresti avere occhi di diamante
da donare a lei.
Col vento, tuo amico,
gli sfiori i capelli,
suoni e animali zittisci,
per sentire il respiro suo.
Di rugiada la ricopri al mattino
per farle capire il dolore che hai
quando col giorno, te ne vai.
11 aprile 2011
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Sono così pigro che la colazione non la prendo a letto, ma direttamente in sogno.