quanti fili per la città
grovigli muti
boccheggianti dai finestrini
orecchie incollate a pacemakers
detriti di comunicazione
rovinosi affanni
appannati tra vitrei stagni
come oblò obliati
4 novembre 2010
Altri contenuti che potrebbero piacerti
La poesia è come il jazz, un'improvvisazione che approda là dove non è mai ben chiaro, come le nostre vite, pronte a essere spezzate ora o dopo o quando.