Cerco spazi
tra le barriere e i sassi
che son prigioni le frontiere
anche se non han pareti
e i muri uccidono
più dei forni ardenti
come l'indifferenza
che delle anime il respiro annienta.
Atroce è il dubbio
del sacrificio invano
quando s'ignora il ricordo
di labbra in fasce mute
quando il presente dimentica il passato
e lo sguardo non trema
al solo ticchettar del silenzio.
Brucia
l'eco di larve straziate
se la notte non riflette luna
e le stelle
non sono che sorrisi spenti
assisi su panchine disarmoniche
di pietà sprovviste.
Cerco spazi
oltre la memoria.
E nuove labbra
da cui ricominciare.
27 gennaio 2016
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