I ricordi, queste ombre troppo lunghe
del nostro breve corpo,
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
i lugubri e durevoli ricordi,
eccoli già apparire:
melanconici e muti
fantasmi agitati da un vento funebre.
E tu non sei più che un ricordo.
Sei trapassata nella mia memoria.
Ora sì, posso dire che
che m'appartieni
e qualche cosa fra di noi è accaduto
irrevocabilmente.
Tutto finì, così rapito!
Precipitoso e lieve
il tempo ci raggiunse.
Di fuggevoli istanti ordì una storia
ben chiusa e triste.
Dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo.
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Fu allora che il Signore, con l'aiuto degli angeli che scesero a preparare il dolce sonno da cui fu vinta la ragione di Adamo, privò il suo corpo eccellente di una delle parti essenziali che lo componevano. Così, mentre l'uomo dormendo offriva il fianco scoperto, nacque la donna, genuino frutto d'un tradimento.