Pensarti... che piacere
Anche parlarti... sognarti
Senza pretese
Immaginando l'abbracciarti
Il baciarti ammaliato
Da magici e scuri occhi
Accarezzarti...che piacere
Anche immergere le mani
In quei bei capelli
Neri alteri
Quanto quelli di un cavallo nero
Un bene che non capivi
Che lo scrivevo
Anche se la morbida mano
Appena ti sfioravo
Una preghiera costante a Dio...
Starti sempre vicino...
Che infinito piacere!
4 aprile 2017
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Se riusciremo a perdonare non solo chi ci fa del male ma anche dei lievi torti che chissà mai cosa saranno, allora sì che ci possiamo definire dei veri cristiani.
Se non ci riusciremo è inutile presentarsi e ricevere l' Eucarestia, non essendo degni di riceverla, perché è un' autentica falsità che sicuramente verrà pagata cara.