Il bambino biondo
giace sul selciato.
Ha le viscere fuori
e legato a uno spago
un trenino ignorato.
E’un fascio il suo volto
di sangue e di niente.
Luccica un pesciolino
— un pesciolino di vasca da bagno —
accanto al marciapiede.
Sulla strada viene sera.
Un chiarore sullo sfondo
annuncia un futuro che sorge.
E quello del bambino biondo?
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La mia anima è una misteriosa orchestra; non so quali strumenti suoni e strida dentro di me: corde, arpe, timpani e tamburi. Mi conosco come una sinfonia.