Tutto questo silenzio dice soltanto una cosa:
che dovevamo stare prima in silenzio,
che io con le parole vado d'accordo
solo quando sono mute ed orizzontali
sul foglio e tu so che parli solo se
stizzito dalle parole altrui fuori luogo.
Ecco, forse se ci fossimo esercitati
allora a trattenere, verbi e soggetti,
aggettivi e bisogno, adesso ci
adatteremmo con grande talento
a questa landa in cui raccattiamo
monconi e brandelli di lunghi
discorsi. E come due bambini
con porte e finestre di plastica
rossa o verde, non riusciamo
a mettere su un ingresso
ed un ombelico nel muro
da cui guardare la vita.
16 febbraio 2013
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