Quel nome

Un nome
che resta dentro,
che preoccupa il cielo.
Quel nome ripetuto
modifica il pensiero
nella pausa sentita.
Si avvolge come un nastro.
Nella pellicola della mente
lo ascolti, lo rivedi
e pensi a lui.
Ti chiedi come stia
pensi alla rinuncia
a quanto fosse importante.
L’egoismo non paga
ma ti presenta il conto:
lo ritrovi addosso
come pelle. Come colpa.
E se coinvolgimento c’è
coinvolge più di uno.
Chi è troppo sensibile
ne risente davvero.
Nel profondo. In silenzio.
A lungo.