Le stelle che ricordo più splendenti,
le stesse stelle ammirate fino all’alba,
si son del tutto perse, ormai ingoiate
da un cielo vorace che non amo.
Mondate d’ogni grumo degli affanni,
nella notte del più intimo riscatto
torneranno per spezzare quest’attesa
così che possa finalmente rivederle:
dal mare mio per sigillarne i riflessi
o anche da questa finestra perché io goda
del viraggio dei colori dal nero alla luce
ed incidere sogni sul cobalto.
*
18 Maggio 2014
22 giugno 2020
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Ciao Primavera,
Ben tornata, scusa un po’ il disordine che trovi fuori e dentro me. So che hai portato come sempre il tuo soffio di vita e di bellezza, da sentire sulla pelle e nei cuori di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà. Con il caffè ti offrirò fiducia e speranza in cambio dei colori che vorrai donarmi.