Ridotto a me stesso?
Morto l'interlocutore?
O morto io,
l'altro su di me
padrone del campo, l'altro,
universo, parificatore...
o no,
niente di questo:
il silenzio raggiante
dell'amore pieno,
della piena incarnazione
anticipato da un lampo? ‐
penso
se è pensare questo
e non opera di sonno
nella pausa solare
del tumulto di adesso...
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Bisogna fargliela conoscere, proporgliela, fargliela leggere, ai giovani, la poesia. Bisogna creare occasioni di scoperta e di novità. Non si può dire che, soprattutto in questi ultimi anni, non lo si faccia. Ma l'esito è comunque incerto.