in quei rauchi sibili frammentati
evanescenti nelle anse del pensiero
riemerge forte l’aspirazione
a un quasi indennizzo
sulle filigrane di chiglie saccheggiate
ove pastelli ridestati diano colore
alla coscienza immalinconita
si imbibisce di lucidità l’iride
nell’attesa dello schiudersi
d’esilaranti dettagli
in quel colare avvincenti vernici
sui polpastrelli
carezzano un suadente amplesso
di docili onde rincorrenti
in quel bisbiglio che si fa verbo forte
nel brivido sfiorato
9 febbraio 2012
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