Ciao, cara amica,
ci incontriamo per
perderci ancora l’uno
nel respiro dell’altra.
Risplendi, mia adorata,
delle mille perle salate
di cui è matida la tua pelle.
Esplodi, dolce quiete,
nel tuo gemito d’amore,
urlo ancestrale della
calda madre, che porti dento.
Sei tu il sacrario a cui
mi dedico con cieco ed
estremo fervore in questa
calda notte estiva.
13 maggio 2014
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Ti voglio tenere la mano, mi chiedi perchè? Tu sei sola come lo sono io, ma in un modo del tutto diverso. Quindi se ognuno prende un pò di peso della solitudine del altro, forse, riusciremo a sorridere.