Sanguino desiderio
Strappami la pelle dalle vertebre,
fammi nudo fino al nome.
Io sono uomo quando sanguino luce
e quando il desiderio mi prega in ginocchio.
Ho una schiena fatta di porte chiuse,
tu aprine una con i denti del cuore.
Non voglio carezze educate:
voglio mani che bestemmiano amore.
Il corpo è una chiesa sconsacrata,
ci entro scalzo, tremando,
e ogni tuo respiro è un chiodo
che mi tiene vivo al mondo.
Amami come si ama la febbre,
senza promessa di guarigione.
Io ti do la mia carne pensante,
tu fammi colpa,
fammi fame,
fammi uomo fino alla fine del fiato.