“Scelgo me”

Arriva un giorno in cui non è più rabbia,
non è più dolore: è lucidità.
Comprendi che il cuore
non è una sala d’attesa
e che chi bussa deve saper restare,
non solo entrare.
Chi non sa custodire la tua verità,
non merita il tuo silenzio,
né il rumore che fai per trattenerlo.
Allora chiudi la porta
non per orgoglio,
ma per amore verso ciò che sei diventata:
un confine sacro,
un luogo inviolabile,
una voce che non chiede più,
ma sceglie.
E nel chiudere quella porta,
non perdi: ti ritrovi.
Raccogli i frammenti lasciati indietro
e ci costruisci soglie nuove,
dove entra solo chi ha il coraggio di amare
senza ferire,
di restare senza scuse,
di vedere senza dover spiegare.
Non è durezza, è verità.
Non è solitudine, è spazio sacro.
Perché dopo tanto dolore,
impari che la pace ha un prezzo:
la distanza da chi non sa custodirti.
E da quel momento in poi,
scegli te stessa
ogni volta, senza più tremare.