Scrivo sul far della sera,
Quando l’anima mia
Ahimè,
È in pena,
Quando gli uccelli non sonan più
E tutto sfugge dal limpido cielo blu.
Scrivo mirando il mondo
Da una finestra alta
Ma lillipuziana sulla realtà mesta
Che vi corre intorno.
Non odo più dolci melodie in strada,
Non vedo più carezze, baci
Delicati come rugiada.
Non immagino più amor che picchia alla finestra
E mi desta,
Come la primavera fa con la ginestra.
E quindi ospite dei miei versi,
Cosa credi che io faccia?
Taccia?
Ma suvvia!
Con una penna in mano
La realtà non è poi cosi nefasta!
Scrivo e basta.
11 marzo 2025
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Stanco di correre io fui e allora capì che fermandomi, avrei risolto larga parte dei miei problemi.
Mi sedetti sul ciglio di un enorme precipizio e guardai tutto e tutti scorrere con fare indifferente, capendo che la vita è un lungo film e noi ne siamo i registi.