Ti ho osservato nel silenzio vantarti di cose che non hai, accusarmi di cose mai commesse e dare fiato in modo sbagliato ad una bocca che sa saziarsi solo di un pane chiamato “Cattiveria”. Ma mentre in te cresceva l'odio e la rabbia, in me cresceva la consapevolezza di quanto grande fosse la mia fortuna e di quanto fiera potessi essere di me stessa per non essermi mai dovuta “ridicolizzare” davanti agli occhi del mondo per un misero consenso.
12 agosto 2014
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Porto con me poche cose... Quelle che contano... Devo lasciare spazio sulle mie spalle per la merda che mi gettano addosso gli altri. Altrimenti mi AFFATICO TROPPO. P.S.
Ovviamente poi la vado a scaricare a casa loro.