PoesiaSenza titolodi Luigi IppolitoInciderò il tuo nome sul fondo della mia gola, cosicchè l'anima uscendo saprà cosa urlare. Marchierò con la tua imago lo specchio della mia retina, che lo spirito sappia qual'é la tua forma. Tra i denti e sotto le unghie lascerò la tua pelle e il sapore, perchè la morte non possa togliermi il piacere della caccia. La mia mente sarà lama il tuo corpo sarà fodero, se l'inferno è la non consolazione sarò esule in un Elba di vendetta.6 febbraio 2015
Ti voglio tenere la mano, mi chiedi perchè? Tu sei sola come lo sono io, ma in un modo del tutto diverso. Quindi se ognuno prende un pò di peso della solitudine del altro, forse, riusciremo a sorridere.di Luigi Ippolito
Pensieri IIIdi Luigi IppolitoFinestre chiuse e noi, fermi a bere un tè, non so cosa sarà ne cos’è, scivolano i silenzi ed(…)…Leggi la poesia