Ci scrutano, ci svelano,
stan fermi sulla soglia
ma non entrano, attendono.
Ci ascoltano, ci spiano,
con dita esili penetrano
la mente e scostano le tende.
Son fantasmi i rimorsi,
alcuni più nitidi e giovani
altri vecchi e spenti pensieri,
tornano a tormentarci e
a tenerci rabbiosa compagnia
nelle fredde notti in bianco.
10 luglio 2015
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Chi disprezza coloro che non sanno non dimostra il suo sapere, bensì il fallimento della sua educazione.