Cala le palpebre il giorno
ma tu capricciosa rimandi
l’istante di darti al tuo sonno.
Dopo l’Ave Maria recitata
per fare più pura la notte
"Ancora!" la voce reclama
"Ancora!" imploranti i tuoi occhi.
Sorpreso e invero commosso
da tale innocente richiesta,
rinnovo la prece più amata
da chi si avvicina alla morte.
Il canto di quell’usignolo
l’innalzi al cielo più lieve.
6 novembre 2009
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Non è mai il momento giusto per morire, ma la morte di un giusto non è mai inutile agli occhi di chi la sappia riconoscere.