Incrinati i sogni della giornata
riposti i miraggi
degli occhi
si sfuoca
nei fiumi dell’oblio
il vivere sferragliato
di attimi senza respiro
e si ricostruisce come ogni sera
un nuovo arabesco
da unire al lungo
cristallo del cuore.
Se la notte pietosa
accetta il dono
forse il cristallo
potrà luccicare
d’infiniti chiarori rugiadosi.
Poi il sole
scioglierà la brina.
C:Aurora Da “Fiori di campo” 1993
28 dicembre 2014
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I versi sono una medicina per l’anima, una consolazione allo sfasamento e alle solitudini di oggi. Un verso è veloce come ogni nostro passo e ci accompagna lungo ogni nostro respiro, insaziabile e pungente. Sorregge il cammino, riempie le notti, allontana la paura: ogni poesia è una storia che rivive, sfolgorante, e parla all’umanità attraverso la voce di uno solo.