Se mai dovessero strapparmi a te,
spero si intendano di tagli e che sia una lacerazione
da maestro. Ne rimarginerei in un istante le sponde
se fosse delineata d'incuria. Ci sarà sempre una stanza
del mio cuore a cui è familiare il tuo sorriso,
una porta sulla pelle da cui sei già passato
e dove qualsiasi altra chiave
incastra la testa da clandestina.
4 febbraio 2012
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