Quando avvertii solitudine
sotto i raggi dell'argentea luna
neppure la sera
col suo chiarore
ebbe il coraggio
di darmi conforto.
Nel dolore rimasi
incredulo e stupito
come un infermo
che mai si sanerà.
Subito il cuore palpitò
il corpo di fervido sudore
si coprì
un brivido lancinante
percorse le membra intere.
Intorno tra tanta solitudine e tristezza
cercai di afferrare un raggio
che mi desse respiro
ma soltanto di delusione
l'animo s'avvolse.
21 giugno 2013
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