Il cordone ti legava al suo ventre.
Poi la vita lo ha reciso
e sei rotolato sulla pietraia, sasso tra i sassi,
rigandoti di graffi ginocchia e anima.
Ma il cordone c’era ancora
da lì continuava a passare il suo amore.
E l’hai chiamata, quante volte
e lei rispondeva, rispondeva sempre, dovunque fosse,
rispondeva.
Lo faceva sempre allo stesso modo
con quelle parole che cancellavano ogni paura.
L’hai chiamata per tutta la vita.
Lo farai anche quando il respiro si farà rantolo
e lei ti risponderà, come sempre:
“Mamma”
“Sono qui”.
13 giugno 2025
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