Stella perduta

Mano per mano,
tengo la stretta
per sentirti più vicina:
oh mia fanciullina,
stella che le mie strade illumina
e che nelle vie giuste mi guidi;
amnesia delle terribili vicende
che nel totale buio mi tormentano;
hai premura d’accudire
un disgraziato come me.
Centomila potrei trovarne,
ma nessuna mai trovai:
che per uno come me,
c’è bisogno di una come te.
Pian piano perdo la stretta,
non ti vedo e non ti trovo
amore mio, dove sei?
Giurerei che tra mille facce
che la tua la riconoscerei:
ma non c’è nessuno,
manco che poco t’assomigli.
Ritrovo la mano e la stringo,
mio prezioso tesoro
a cui disperavo bisogno
e sentivo mancanza.
D’un tratto non riconosco il palmo
e naufragando fra mille volti,
sei in compagnia d’un altro:
d’un ennesimo centomila,
che sarà un qualche d’uno,
ma per lui non sarai nessuno.
E mentre io son alla ricerca
dell’amor proprio,
rifletto sul fatto che
per me sarai sempre una,
su centomila che valgono nessuna.