Templi e miti

Il sole che acceca occhi stanchi,
in un mattino appena sveglio d'inizio Ottobre;
in cieli poco chiari
attraversati da nubi cupe e minacciose.

Prati incolti
attendono mani laboriose dal fare bislacco;
vecchi cespugli incolti
rimandano a ricordi di giorni andati nel tempo.
Quel tempo dove tutto sembrava più semplice
e il vivere più facile.

Si accendono motori di congegni nefasti,
a servizio di nosocomi in città di mare,
svanendo poco dopo come un debole sospiro,
stanchezza che avvolge ingranaggi d'acciaio.

E monti che nascondono monumenti eterni,
lì dove si consumavano riti di dubbia natura;
miti di oggi cantavano di vite scontate,
vivendo inferni ricchi di baldorie
e paradisi che ti aggiustano l'anima.
Quale purgatorio dovremmo infliggerci
per vivere davvero?