Nei vetri dei tuoi occhi grandi,
mi sono sentito felice.
Desidero abbracciarti,
placido e pieno come l'Adige azzurro.
Scorrerei sulle guance, il collo e la schiena,
sfocerei in baci,
implacabile come il vento della montagna
odor di foresta,
forte, abbastanza da scacciare
la paura di un inganno tra noi.
Dalle labbra ti berrei,
avido e senza tregua,
divorato infinitamente,
in quell'istante di vivo presente.
30 aprile 2015
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