UN' ANIMA COME ME

Ti sfioro lieve con lo sguardo,
ma i tuoi occhi sono un faro,
mi accecano di luce intensa,
e mi tremano le gambe,
come un ragazzo al primo amore.
Il cuore batte a mille,
non trovo le parole
per fermare il tuo passo deciso.
Ti vedo svanire piano,
come un sogno all’alba,
come neve al sole.
Resto fermo, imbalsamato,
come una mummia egizia.
Avrei voluto da te un po’ di letizia,
mettere pace a questo cuore in tormento.
Chissà se ti rivedrò
tra i miei passi incerti,
tra le sere vuote,
tra i pensieri stanchi.
Poi una notte, per caso,
sul marciapiede freddo,
eri lì, addosso a un palo,
con la bocca che fumava nuvole.
E allora capii
che eri un’anima condannata.
Nel fumo che si alzava piano
ho visto il mio destino:
non era amore, non era pena,
era solo un cammino.
Due anime condannate
che si sfiorano e poi si perdono,
come foglie in autunno,
senza sapere dove cadono.