Ho assorbito la notte
che hai negli occhi,
misteriosa e con sogni di eternità
di mille amanti.
Ho assorbito le stelle
che intorno a te
si schierano,
dichiarando destini incrociati
per le nostre ombre.
Ho assorbito l'assenza
di respiri e carezze
e carezze di parole,
che erano per me rinascite,
lasciandomi una fine nello sguardo,
la fine di una strada,
che, ormai, conosce soltanto
il rumore dei miei malinconici passi.
11 febbraio 2019
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Il bene elargito può trovarsi in un pianto clandestino