Mi piacerebbe tuffarmi nel mio inizio
e stare un po’ sott’acqua prima di
riemergere in un punto qualsiasi
e vedere l’orizzonte del limite
dove il perimetro della vasca
delinea questo breve passeggio
Allora l’immaginazione cerca
un occhio divino che rassereni
la fobia del poco spazio concessoci
e quando l’acqua fuoriesce dal bordo
noi straripiamo con essa
tra la confusione di identiche molecole.
4 dicembre 2005
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Quando leggo alcune poesie la tristezza mi assale per lo spreco di Infiniti che limitano il finito di chi ha ben poco da dire.