Io e te abbiamo lo stesso sangue,
la catramatura delle parole scorre pastosa
nelle vene e sguazza sospettosa
se rimaniamo interi.
Per questo dobbiamo tagliarci spesso,
per dire al mondo che siamo solo questo,
che teniamo dritta la penna ma non la vita,
che ci spaventiamo di un verso fino a quando
non scopriamo chi è l'uomo nero.
11 gennaio 2012
Altri contenuti che potrebbero piacerti
La poesia ha la stessa imperscrutabilità del futuro: non si possono prevedere le parole che verranno.