Vigilia di Ferragosto

I colori si stemperano nell’aria,
belli come cieli di settembre.
Profumi d’autunno
dietro visi scoloriti,
segnati da sembianze impoverite,
in terre caldissime,
fra nebbie nutrite
di cibi poverissimi,
colmi di vuoti,
tra battaglie senza fine.
Cercano la luce
là dove c’è la guerra
una guerra che avanza rapidamente.
E oggi,
il giorno che cade ogni anno
come cemento nel cuore,
ricorda un ponte spezzato,
una ferita sospesa nell’aria
che non si rimargina.
Ma anche lì,
qualcuno tende una mano,
lontano dal confine,
dove la speranza
sembrava perduta.