Oh, il cor mio sogna per me,
Una vita vista mare.
Stanco io fui,
Che da monotonia quotidiana
Il grigiastro si impadronì di me,
Mi fumò e spense tutto
Come una dannata,
Balorda,
Sigaretta.
Or qui adagiato,
Col tramonto che abile pittore
Ahimè, dipinge cielo e terra,
Anima e corpo,
Visibile ed invisibile.
E da lontano,
Eccoti!
Corpo nudo, anima spoglia,
Come quando da me venivi
A fare all’amore.
E ci adagiammo insieme,
Contenti forse,
Della nostra insostenibile leggerezza.
8 marzo 2025
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Ti invito in abito da sera a mirar le sponde del mio cuore.
Balleresti? Guarderesti esterrefatta?
Mireresti che per me i tuoi occhi son l’abisso più profondo.