E si ripetono
cloni muti
e sordi
i giorni.
Tutti perfettamente uguali
si lasciano morire
di malinconia
e non vogliono guarire
per il timore
di non riconoscersi.
Non è la ruga
al centro della fronte
o la piega che incurva il sorriso
a spaventarli
né l’attesa della fine
come bambini alla luce che si spegne
ma il profumo dei ciclamini
che tornano a fiorire
sugli argini
a primavera.
Agnone, 21 marzo 2008
1 aprile 2008
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Per chi ha fede, e poco importa in cosa, nessun viaggio è troppo lungo, nessun dolore insopportabile, nessuna disperazione tanto colma di speranza.