Non so se riuscirò a venir via da te con il cuore ancora addosso. A venir via dai tuoi occhi
spalancati come tagliole ancora vergini, dalla sapiente maestranza delle tue mani,
laboriose gestanti di trappole tese. Non so se troverò la breccia a misura della mia fuga e,
qualora la guadagnassi, quante volte ne farò un nuovo ingresso al mio dolore.
17 ottobre 2011
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Scrivere è corteggiare la solitudine ma non conquistarle il cuore.