Quanto si dilata il mio tempo nel dolce far niente. Come una bolla di sapone spinta dal soffio curioso giocoso di un bimbo mi espando nell'aria. Mi faccio bislunga, oblunga, larga, piatta, tonda, ora sembro un drago e ora un cirro o una faccia dispettosa. Mi infilo furtiva in passaggi stretti e misteriosi e mi allungo in vallate d'erba e d'aria frizzante. Sono ricca di tempo, quanto tempo nel dolce far niente! Quanto tempo mentre danzo, mi giro, saltello, quanto tempo mi illude, mi culla, mi aspetta! POOFF
22 giugno 2018
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Uffa! Al diavolo il dolcificante. Stamattina nel caffè ci metto lo zucchero, quello sbiancato, raffinato, lavorato, inquinato, avvelenato, sì proprio quello lì. Chi se ne frega. Tutto quello che mangio è avvelenato, non sarà un cucchiaino di zucchero ad uccidermi. Semmai sarà la pubblicità ad uccidermi, quella che ha deciso che devo smettere di fare pipì e cominciare a fare plin plin. Neanche più la pipì si può fare in pace.