Capodanno Povero in Abruzzo (racconto divertente!)

Episodio estratto dal libro umoristico La Fama e la Ricchezza di Eugenio Flajani Galli, disponibile da Amazon, Google Play/Google Books, Mondadori, Feltrinelli, IBS e tantissimi altri store!

Chanel Cazzaniga (chanel.is.real su IG), influencer e content creator milanese la cui fama era inferiore solo al suo snobismo, come risvolto della medaglia della sua condizione di influencer si ritrovava spesso ad avere a che fare con i c.d. casi umani che ci provano con qualsiasi donna esali un respiro. E con lei anche di più dato che il risalto mediatico – positivo o negativo che fosse – le aveva pur sempre concesso una notorietà non da poco. Ad esempio un suo follower le scrisse: “Ciao e vero che squirti?”. “Come no” gli rispose Chanel, “Infatti ho tutta casa allagata”. “Mi mandi un tuo video amatoriale mentre lo fai?”. “No”. “Dimmi quanto vuoi e te lo invio con PayPal”. A quel punto Chanel, che stava nera per tutto ciò che le era successo da quando le venne hackerato l’account Instagram, non avendo più la pazienza e la sopportazione necessarie per sorbirsi le orde di morti di figa che ci provano con le belle ragazze sui social, lo bloccò direttamente e passò dunque al messaggio successivo: “Ciao bellissima stupenda meravigliosa tesoro sei pazzesca un vero schianto ti va se ti faccio vedere una sorpresa”. “No non voglio vedere un cazzo”. “Ma il mio e grosso 25 cm è tutte le donne ci vanno matte”. “Tu invece vai a fare in culo!” e bloccò anche quest’altro. Dopo altre decine e decine di blocchi messi in atto, con molta sorpresa Chanel lesse un messaggio inviato da un suo giovane follower. Si trattava di un ragazzo all’apparenza poco più che maggiorenne, il quale si presentò come il figlio di un assessore agli eventi eletto con FdI e che stava organizzando l’evento di Capodanno nel suo comune, in Abruzzo. Egli le raccontò che aveva fatto pressioni nei confronti del padre per far venire in piazza per l’ultimo dell’anno, ovviamente gratis, un qualche cantante come Guè, Fedez, Lazza, Anna, Bresh, Tedua, Ernia, Capo Plaza, Tony Effe, Geolier, Rose Villain, J‐Ax o perfino Sfera Ebbasta. Ma dal momento che sarebbe costato un’enormità per il budget di qualsiasi comune abruzzese, allora il padre aveva sempre rifiutato, nonostante le sue ripetute richieste. “Dai, pà, non killare le vibes! Anche i miei bro vogliono un cantante con i controcazzi che spacca!”. “No, Galeazzo, ti ho già spiegato che costano troppo e piacciono solo a voi giovani che siete pochi – molti anche minorenni – e quindi portate pochi voti”. “Ma pà, porco Diaz, a noi giovani ci caga il cazzo un artista per vecchi a Capodanno!”. “Galeazzo, basta, ho già detto NO! È inutile che insisti...”. A quel punto, però, il giovane Galeazzo ebbe un colpo di genio: “Pà, perchè non fai venire Chanel Cazzaniga? È una bella figa che piace a noi giovani che la seguiamo su Insta, TikTok e Only... e Facebook. Lei è una influencer che si dice che è fascista e poi ha pure preso a parole i gay, i negri e le femministe”. “Però a ben pensarci non sarebbe male questa idea di far esibire un’artista che piace ai giovani. Come si potrebbe fare per contattarla?”. “Zero sbatti, pà, penso a tutto io: le invio un direct su Insta così le faccio bookare la data di Capodanno e il 31 in piazza facciamo vibes che spaccano!”. Ovviamente il cachet messo a disposizione per Chanel non era proprio il massimo, ma tanto ella non poteva certo contare su eventi e compensi più importanti. D’altra parte avrebbe giusto dovuto cantare in playback facendo una cover di Sabrina Carpenter. O meglio, si sarebbe dovuta esibire sul palco in sincronia a un programma audio basato sull’intelligenza artificiale che avrebbe imitato lei che avrebbe imitato Sabrina Carpenter. Ritenendo altresì che la regione Abruzzo si sarebbe sentita profondamente onorata dalla presenza di una personalità così importante come la sua, Chanel firmò dunque il contratto per lo spettacolo di Capodanno. Ma non appena le arrivò la locandina dell’evento, tale euforia sparì alla stessa velocità di come era nata. L’assessore, infatti, era già da tempo in trattativa con ‘Nduccio – un comico molto famoso in Abruzzo – il quale aveva pure firmato per lo spettacolo di Capodanno. E dato che veniva considerato, almeno in Abruzzo, di gran lunga più famoso sia di Chanel sia della stessa Sabrina Carpenter, il suo nome e la sua foto comparivano sulla locandina di dimensioni molto maggiori rispetto alla signorina Cazzaniga, la quale si dovette accontentare di un piccolo riquadro – posto ovviamente a DESTRA – in cui compariva la scritta “Chanel Carpenter ‐ Sabrina Carpenter cover”.
Stupita da tutto ciò, Chanel fece una ricerca su Google per capire chi fosse tale ‘Nduccio: leggendo articoli che lo definivano come un maestro di comicità abruzzese e che ne tessevano le lodi, nonchè guardando i video delle sue raffinate e colte esibizioni, la signorina Cazzaniga non potè che farsi un’idea eccelsa a suo riguardo. Di conseguenza chiese al suo follower Galeazzo: “Ma chi cazzo è questo vecchio contadino che pare abbia rubato l’outfit a uno spaventapasseri e che manco si capisce quando parla (anche perchè parla sempre in dialetto) e che al massimo potrebbe esibirsi in un’aia al cospetto del contado ubriaco e con sè animali di alta e bassa corte che magari sarebbero il pubblico che più potrebbe gradire i suoi aulici VERSI???”. “Dai Chanel non fare la baddie” le rispose Galeazzo, “’Nduccio è il boss in Abruzzo e cmq tu ti esibisci prima di lui quindi puoi pure andartene dopo. Anzi te ne vai e vieni con noi a festeggiare a Pescara e ci ubriachiamo nei discobar di corso Manthonè. Là spacchiamo tutto e poi puoi restare con me se ti va che ci divertiamo e facciamo vibes”. Il giovane concluse il suo galante invito inviandole anche degli emoji raffiguranti una lingua, una melanzana e delle gocce, che però Chanel stranamente interpretò in modo addirittura malizioso e così mandò a quel paese pure il povero Galeazzo. Ella, infatti, non riteneva dignitoso non essere considerata la star della serata, a maggior ragione poichè la vera star non era lei ma ‘Nduccio, il quale però le sembrava solamente una nullità. Di conseguenza annullò unilateralmente il contratto per la serata di Capodanno, senza però riflettere sul fatto che in tal caso avrebbe dovuto pagare una penale.

NOTA: il presente racconto è di fantasia. Qualsiasi riferimento a persone, cose, luoghi ed eventi è puramente casuale. Data la natura satirica del presente racconto, il relativo contenuto è da ritenersi come di puro intrattenimento e non intende denigrare, diffamare e/o offendere alcuna persona, organizzazione, istituzione, azienda, nè alcun partito o gruppo sociale.

Il resto dell'esilarante storia di Chanel nel libro La Fama e la Ricchezza di Eugenio Flajani Galli, disponibile da Amazon, Google Play/Google Books, Mondadori, Feltrinelli, IBS e tantissimi altri store!

Eugenio Flajani Galli
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