Celebriamo la vita

Celebriamo la vita, non quella perfetta, ma quella che resiste.
Quella che cade e si rialza,
che trema ma continua a camminare.
Celebriamo ogni cicatrice come una stella incisa sulla pelle,
ogni sogno rinato dal silenzio,
ogni scelta fatta con le mani tremanti e il cuore intero.
Celebriamo il nostro futuro,
non perché sia certo, ma perché è nostro.
Perché lo scriviamo ogni giorno con le parole che non abbiamo più paura di dire,
con i passi che osiamo fare anche nel buio.
Siamo radici, siamo vento, siamo ciò che sopravvive al tempo.
E oggi, con tutta la nostra storia sulle spalle, scegliamo di fiorire ancora.
Scegliamo di fiorire ancora, anche quando il terreno è arido, anche quando la speranza pesa più dell’aria. Perché in noi c’è una forza antica,
che non chiede il permesso di esistere —
esiste e basta. Come l’alba dopo una notte lunga, come il canto che nasce dopo il pianto. Celebriamo ogni passo, anche quello incerto,
perché è prova che stiamo andando avanti.
Celebriamo le nostre voci ritrovate, i “no” detti con coraggio, i “sì” sussurrati con l’anima.
Celebriamo l’amore per noi stesse, che non è egoismo, ma cura sacra. Siamo donne d’ombra e di luce, madri dei nostri inizi, custodi del possibile. E se la vita ci chiama, non importa con quale voce: noi rispondiamo. Presenti. Intere. Libere.