E così impari
E così impari a stare non sopra, non contro, ma dentro. Dentro il vuoto che spaventa, dentro le pause che nessuno ascolta, dentro i margini dove la verità si sussurra e non ha più bisogno di essere creduta, solo vissuta. Non sei qui per aderire a un disegno tracciato, ma per disegnare col sudore delle tue metamorfosi. Ogni scelta che ti ha diviso, ogni addio che ti ha scavato, era un atto sacro di creazione. Non una perdita, ma un ritorno: a una forma più essenziale, più tua, più simile a quel mistero che ti respira dentro. L’anima non si misura in conquiste, ma in silenzi abitati. Non in certezze, ma in profondità percorse senza bisogno di luce. E allora capisci: non siamo fatti per appartenere al mondo, ma per attraversarlo come sogni lucidi con la grazia inquieta di chi non ha più paura di essere vero.